La Mia “strada del vino” Alto Adige

“Tendete la bottiglia verso la luce, vedrete i vostri sogni sul fondo…”
La frase scelta ad hoc, perchè di sogni si vive o si sopravvive. Non voglio pensare che ci siano persone che non hanno sogni in cui rifugiarsi, in cui nascondersi o in cui trovar riparo.
I miei di sogni non sono riposti in un sol cassetto e nemmeno nelle bottiglie di vino della mia cantina eh no! i miei sogni sono ovunque, mi circondano, mi seguono, mi inseguono, mi lascio avvolgere da loro.
Perchè, che vita sarebbe senza sogni, aspirazioni, immaginazione?
Vi racconterò il mio “sogno” vissuto tra le cantine, le bottiglie, i calici e le splendide persone incontrate sulla tanto famosa strada del vino in Alto Adige.
Chissà perchè quando si pensa a queste zone la mente subito porta alle alte vette, alle montagne maestose e non anche alle splendide valli.
Prima tappa nel paesino di Cortaccia; un dedalo di vie circondate da alti meleti che si son lasciati ammirare come in bella mostra anche dal dehors della cantina Kurtatsch.


Dehors Kurtatsch Kellerei

Ci accoglie un ambiente moderno lineare, pulito, fatto di legno, acciaio e vetro. Le bottiglie le protagoniste!
Ci si chiede su cosa orientarci, ci vengono fatte diverse proposte e noi, ignari di cosa si stesse scatenando, abbiamo iniziato con gli assaggi per finire poi con una scelta difficile di soli due calici.


Mentre ci spiegavano le caratteristiche del vino in assaggio si raccontava anche l’origine di quel vigneto, la sua storia, il suo territorio.
Kurtatsch Kellerei è una cantina piccola fatta di soci che lavorano nei vigneti, gli stessi che per staccare e riprendersi dalle fatiche quotidiane lasciano la vigna per venire in cantina e bere un bicchiere di vino insieme.
Li riconoscevi subito e non tanto per l’abbigliamento da lavoro, ma per la loro familiarità, il loro agio in quel che loro stesso hanno contribuito a creare.
Meraviglioso starli a sentire mentre s’interfacciavano tra loro; io ero li assorta a pensare cosa stessero provando nel bere il loro duro lavoro, nel considerarlo loro quel vino, nonostante fossero poi centinaia e centinaia di persone a goderne. In macchina, guardandomi intorno, ho visto vigneti e vigneti, presumibilmente anche i loro.
Mi son detta che coltivarli su quel particolare territorio, fatto di terrazze, salite, discese sarà davvero faticoso; al contempo, quei terrazzamenti, nella loro particolare posizione così esposti al sole, all’ombra, al freddo rende ancor più avvolgente l’abbraccio delle grandi montagne circostanti alle piante dal nettar divino.
Purtroppo, dato il particolar periodo, non abbiamo potuto visitare la cantina; un grande rammarico.

Abbiamo assaggiato vini ottimi, diversi, particolari. Un gran bel modo d’iniziare la nostra avventura.
Alla fine di una dura lotta nella scelta abbiamo acquistato e portato a casa due bottiglie con l’auspicio che nell’aprirle, nel degustarle si possa ritornar indietro con le immagini, con i profumi, i ricordi impressi e regalati dalla cantina Kurtatsch. Si, perchè per me viaggiare è un’esperienza da vivere, un bagaglio vuoto da riempire e portar a casa, soprattutto se si tratta di tali souvenir!

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