Preludio

Dopo un lungo periodo di silenzio, ritorno per portarvi con me, nel mio racconto; mi piacerebbe farvi fare un bel salto nelle emozioni che un viaggio, una breve vacanza, una bellissima esperienza mi hanno regalato.
Vi parlo di sensazioni, di piaceri leggeri, di squarci vissuti in un ambiente non proprio a me consono ma al quale mi sono sempre approcciata con una certa curiosità.
Un avvicinarsi delicato, modesto, quasi in punta di piedi alle tradizioni di posti, luoghi, persone o personaggi.
Sarà un racconto di una donna dal ricercato viver legger, a cui piace l’ideologia, l’idea del buon bere e di tutto quello che ci ruota intorno.
Ricordo bene i miei anni adolescenziali; una ragazzina a cui piaceva stare nella vigna di famiglia, a raccogliere l’uva e tra i filari si perdeva nelle chiacchiere dei grandi. Da allora mai abbandonato l’animo contadino, il rispetto per la terra ed i suoi frutti.
Mi piacerebbe fare un ritratto, disegnare un profilo delle cantine visitate, dipingendo le vigne, i grappoli, le loro bottiglie, il buon vino, il gran lavoro, i soci, i contadini, le loro vite, le loro famiglie. Di tutto un pò.
Cantine famose, meno note, piccole e battagliere, vivaci e frizzanti; non tralasciando nulla. Una mia personale chiave di lettura per esplorare l’immenso mondo del vino.

Dopo una piccola esperienza nelle campagne toscane di cui già vi ho raccontato ci spostiamo sulla famosa “strada del vino” in Alto Adige.
Itinerario studiato per giorni e giorni ma come spesso accade meglio lasciarsi guidare dai consigli che la stessa strada suggerisce.
E allora, seguitemi!

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