I nostri pensieri si raggiungono da lontano,
hanno la forza di diventare presenza.
Te li sussurro all’orecchio, senti quasi lo sfioro delle
mie labbra mentre lo faccio.
Ti volti, naturale farlo; mi cerchi, necessario farlo;
mi cerchi, cerchi i miei occhi per spogliarmi,
le mie labbra per baciarmi, la mia pelle per sfiorarmi; non ci sono, non li con te
il mio corpo non é li con te.
Sin quando basterà condividerci a distanza?
Ritrovarci in pensieri, in immagini, suoni, sogni, illusioni e poi…perdersi di nuovo al primo chiarore.
Ho bisogno di sentirti in qualche modo e allora m’immagino nel riflesso dei tuoi occhi per esserti più vicino.
Mi getto nel profondo dei tuoi più intimi pensieri;
ricerco e riesco a percepire labilmente quel luogo segreto dove la tua intimità sguazza in piena libertà.
Allora, incurante e sfrontata, la invado, vi affondo con prepotenza…il piacere supremo diventa desiderio esaudito.
In quella dimensione parallela, seppur illusoria ed immaginaria, i nostri corpi ci sono.
Insieme, uno difronte l’altro.
Dopo a lungo essersi cercati, si scrutano, vorrebbero trovarsi, ritrovarsi come sempre e solo immaginato…sentirsi, scaldarsi, riscaldarsi, voraci. E’ un piacere deciso, sicuro, noncurante, in fondo sappiamo già quel che vogliamo e come lo vogliamo.
Tante volte i nostri pensieri si sono sfacciatamente e avidamente amati; i nostri corpi no, ancora no ma il loro calore, l’odore, la forza, la fantasia..ci ha sempre aiutato a definirci, a trovarci.
MP
